PALINSESTI

2012

GALETA
EX ESSICATOIO BOZZOLI – SAN VITO AL TAGLIAMENTO

Galeta è una scultura-architettura a forma di bozzolo ovale realizzato in legno e tessuto. L’opera, premiata dalla giuria del Premio In Sesto 2011, è stata realizzata nel corso del 2012 per essere collocata all’interno dell’Ex Essicatoio Bozzoli di San Vito al Tagliamento, creando un continuum tematico tra l’opera stessa e lo spazio che la ospita. Galeta infatti è un termine dialettale che significa bozzolo, l’involucro di seta all’interno del quale il baco diventa farfalla. La struttura di Galeta, permette al fruitore di entrare all’interno suo spazio e di trovare un luogo intimo, adatto ad un momento di riflessione e introspezione. Il tessuto semitrasparente che lo riveste, permette all’aria e alla luce di penetrare, consentendo un contatto filtrato con l’esterno. Il fruitore viene attratto da questo spazio di quiete e rigenerazione; la struttura dell’opera invita però anche alla sperimentazione, al contatto, alla ricerca di un’armonia o equilibrio tra lo spazio della stessa e la sensibilità di chi la guarda.

ABBOZZOLATI
SPAZIO FURLAN – PORDENONE 2012

Anna Pontel è l’artista vincitrice del Premio In Sesto del 2011 grazie all’opera Galeta, scelta e premiata dal pubblico di San Vito. L’esposizione parte proprio da quest’ultima: una grande scultura con struttura a forma di bozzolo che può essere sperimentata e usata in modi diversi: Anna Pontel ai fini di questa esposizione, ha proposto ai cittadini di San Vito di rappresentare le loro idee sulla fruizione dell’opera in forma grafica fornendo loro il supporto. Questo atto ha ribaltato il processo di selezione alla quale era stata sottoposta l’artista, riproponendolo allo stesso pubblico che l’aveva scelta.
L’esposizione prosegue attraverso una selezione di opere che ripercorrono i momenti fondamentali del suo percorso artistico. La formazione scolastica in tessitura ha dato l’impronta al lavoro di Anna Pontel che crea usando principalmente materiali tessili. Le sue sculture sono progettate pazientemente e realizzate in maniera meticolosa ed accurata, tipica della creazione sartoriale.
Questo modus operandi si lega anche ai temi scelti: l’artista si interroga sul concetto di habitus in senso sociologico e antropologico, cercando di darne un’interpretazione in termini giocosi e ironici.

Giulia Giorgi