MADRE

2019

PALINSESTI SAN VITO AL TAGLIAMENTO (UD)

Madre (2015-2019) è un’installazione realizzata con tubi idraulici e snodi di acciaio zincato, articolati in modo da comporre la scritta omonima. Pensata dall’artista per essere di volta in volta riadattata e inserita nello spazio di destinazione, è scaturita da una fulminea associazione di idee e si impone come un ossimoro visivo in cui segno e senso, significante e significato entrano in dialettica, aprendo a un immaginario non scontato. Reso sinuoso pur restando inflessibile, il metallo duro e freddo, contenitore inorganico di un flusso pilotato, poco si concilia con l’idea comune del materno. Con quest’opera Pontel sembra voler suscitare nell’osservatore alcuni interrogativi sul tema della maternità nelle più disparate accezioni, rilevandone le intrinseche contraddizioni e lasciando investire il lavoro di sentimenti anche ambivalenti. La madre non è da intendersi necessariamente come genitrice – colei che concepisce e partorisce un figlio – bensì come qualsivoglia figura di maternage, agente di accudimento e di cura in tutte le sue declinazioni, a dispetto del genere. In senso più ampio madre è anche origine, sorgente, causa, principio, fondamento, matrice. Costituita da elementi modulari combinati tra loro, l’opera con la sua natura metallica e la forma tubolare internamente cava, pur nella sua unicità, si inscrive nel corpus creativo di Anna Pontel, riconnettendosi a lavori delle origini come Pony Tail (2001) o Pic Nic Set (2001) dalla caratteristica anima in fil di ferro. L’impiego del lettering la avvicina invece a progetti più recenti come Segnaletica per opera d’arte (2013) e mi estendo attraverso la pianura… (2013) in cui l’interesse verso la parola si fa pregnante.

Giada Centazzo