MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CASA CAVAZZINI UDINE
Fin dalle sue prime opere Anna Pontel focalizza il tema della propria ricerca artistica sul corpo e le sue possibilità di esistenza e rappresentazione attraverso quattro linguaggi principali: la scultura, l’installazione, il disegno e la performance. Il carattere particolare di questa ricerca è costituito dall’idea di opera come involucro, guscio destinato a contenere, proteggere e dar forma a un’idea di corpo che scompare, si trasforma o si presenta in modi inattesi.
Contadini delle isole, la tempera su tela realizzata nel 1953 da Zoran Mušič e attualmente conservata nei depositi museali, è l’opera cui Anna Pontel riferisce il suo lavoro per CONTRAPPUNTO. È attratta dalle forme sintetiche del dipinto, dalla visione lirica dei corpi dei contadini sospesi tra figurazione e astrazione, costruiti attraverso la tavolozza terrosa di Mušič che li rende parte del contesto naturale di riferimento. È inoltre interessata al tema proposto che contiene l’idea del coltivare, pratica nota a ciascun artista per quel necessario concentrarsi ed elaborare il proprio pensiero. Pontel estrae dal quadro gli elementi d’interesse sostanziali e con fare paziente e addizionale, come la tecnica a velatura del pittore, elabora in frottage le carte e, all’uncinetto, le morbide sculture che danno tridimensionalità alle figure piatte sulla tela. Si genera una sala che ri-propone il quado nello spazio, giocando sui valori di concetto, di forma e colore dell’opera di partenza. I Bozzoli come intitolano le piccole sculture, posano su un piano che ribalta la superficie pittorica e riprende la forma della sala cui è, geometricamente parlando, figura simile.